Ocon: "In Force India faccio 12 ore di preparazione al giorno!"
Ocon anticipa che le forme delle nuove monoposto 2017 riconcilieranno gli appassionati con la F.1. Il francese da giorni è nella sede di Silverstone per intensificare la preparazione fisica: "Un sacrificio necessario per andare al limite con le nuove vetture".
Esteban Ocon, Force India
Sahara Force India F1
I piloti di Formula 1 iniziano sempre più spesso a frequentare le sedi dei propri team. Le monoposto stanno lentamente prendendo forma, i gruppi di lavoro sono ormai al completo e diventa utile cominciare a confrontarsi con le persone che saranno la loro interfaccia tecnica per l’intera stagione.
Esteban Ocon è tra i più impazienti, e insieme al suo nuovo compagno di squadra, Sergio Perez, è da giorni nella sede storica della Force India, che è adiacente all’ingresso del circuito di Silverstone.
Le prime foto in divisa 2017 sono apparse attraverso i canali social del team, anche se Ocon in veste Force India non è una novità assoluta, essendo stato tester del team nel 2015.
E tra una seduta al simulatore ed un colloquio con gli ingegneri, Ocon una sbirciatina alla nuova monoposto l’ha data volentieri.
“Credo che questa generazione di monoposto avrà un impatto impressionante su tutto il pubblico – ha confermato il pilota francese – forse un po’ di gente ha perso interesse per la F.1 quando sono apparse le vetture del 2014, che non hanno conquistato i cuore degli appassionati, ma credo che oggi la situazione sia molto differente. Non avremo ancora il vecchio rumore dei motori aspirati, che io preferivo, ma le novità sono comunque molte e nella giusta direzione”.
“Ci sarà anche un grande incremento di velocità – ha proseguito Ocon – quelle reazioni della vettura che lo scorso anno vedevamo nel giro lanciato di qualifica, ora probabilmente saranno una costante. E l’incremento di prestazioni in curva si farà sentire anche sul fisico dei piloti. Abbiamo incrementato il programma di allenamento, passato dalle tradizionali due settimane a due mesi, con giornate decisamente intense: dalle nove di mattina… alle nove di sera. Ma credo che sia un sacrificio necessario per portare al limite le nuove monoposto”.
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