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Horner si aspetta una sanzione a Vettel per gli insulti a Whiting

Horner, team principal della Red Bull, ritiene che la FIA possa ancora aprire un procedimento disciplinare nei confronti di Vettel per aver insultato via radio il direttore di gara. Per contro i tifosi hanno votato il ferrarista "Driver of the day"...

Sebastian Vettel, Ferrari on the gridSebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia

XPB Images

(Da sx a dx): Sebastian Vettel, Ferrari con il Dr Helmut Marko, Consulente Red Bull Motorsport e Christian Horner, Team Principal Red Bull Racing
Sebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari, sulla griglia
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H, pit stop
Sebastian Vettel, Ferrari nella conferenza stampa FIA
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H
Sebastian Vettel, Ferrari SF16-H

I tifosi hanno votato Sebastian Vettel come “Driver of the day” del GP del Messico, mentre nel paddock c’è chi si domanda come mai il pilota tedesco se la sia cavata con una penalizzazione di soli 10 secondi (è stato retrocesso dal terzo al quinto posto) e non siano stati presi degli altri provvedimenti per gli insulti che il ferrarista ha mandato via radio a Charlie Whiting, direttore della Formula 1.

E' la riprova di quale sia il distacco fra gli appassionati di corse e chi gestisce il mondo dei GP. Una distanza siderale che porta al calo degli ascolti tv e alla perdita di interesse per la Formula 1 con la gente comune che non capisce più quello che viene deciso nel Circus.

Ciò non toglie che il quattro volte campione del mondo ha perso l’aplomb che lo aveva sempre contraddistinto, mettendo in mostra un carattere tipicamente latino, pur essendo un germanico di Happenheim, in quest’ultimo campionato nel quale è arrivato al turpiloquio via radio che la FIA ha censurato con sempre più frequenti beep.

Nelle libere del venerdì Seb ha dato dell’idiota a Fernando Alonso e durante le concitate fasi di gara con Max Verstappen non ha risparmiato pesanti insulti a Charlie Whiting, mandando il direttore di gara a quel paese perché non ha preso subito dei provvedimenti nei confronti dell’olandese.

Christian Horner, team principal della Red Bull, non perde l’occasione per esprimere la sua opinione in materia, mostrando stupore per il fatto che la FIA non abbia preso dei provvedimenti contro Sebastian, visto che Charlie Whiting nel paddock rappresenta la figura dell’arbitro.

"Naturalmente, nella foga del momento le emozioni del pilota sono e saranno sempre condizionate dall’adrenalina – ha ammesso Horner -. Come sono sicuro che se i calciatori fossero microfonati, sentiremmo parole ben più pesanti di quelle che abbiamo ascoltato durante il GP”.

“Il fatto è che in ogni sport quello che non si può fare assolutamente è mandare a quel paese l’arbitro. Così sarei sorpreso se Sebastian dovesse cavarsela senza altri provvedimenti disciplinari”.

Il manager di Milton Keynes lascia intendere che la questione non è affatto chiusa, anche se Sebastian Vettel è andato personalmente a porgere le sue scuse a Charlie Whiting. Cosa si siano detti i due è rimasto top secret, ma è indubbio che il tedesco mostri un nervosismo esasperato ogni qualvolta si sente danneggiato in pista da un collega.

"Non è una caratteristica che aveva mostrato quando guidava per noi – ha aggiunto Horner – Ovviamente mostra la sua frustrazione attraverso gli improperi che tutti hanno avuto modo si ascoltare”.

Horner forse non ricorda quando a inizio 2014 la FIA voleva punire proprio Sebastian quando aveva dichiarato senza mezzi termini "...che le nuove power unit erano una merda", dal momento che la Red Bull aveva promosso la campagna contro i motori ibridi, sostenendo il ritorno ai V8 aspirati.

La FIA non ha intrapreso alcuna azione contro Vettel, anche se il Sun ventila l’ipotesi che il campione tedesco possa essere sanzionato per aver infranto l’Articolo 151.C del Regolamento Sportivo della Formula 1 che vieta ai piloti un comportamento antisportivo.

Gli inglesi favoleggiano la squalifica del ferrarista per una gara nel GP di Brasile, alimentando l’idea che debba arrivare ancora un provvedimento punitivo.

Quello del tedesco non è stato certo il comportamento di un campione che deve essere d’esempio per i giovani conduttori, ma l’atteggiamento scorretto di Max Verstappen (“teleguidato” dal muretto della Red Bull per far riavvicinare Daniel Ricciardo alla SF16-H come poi è avvenuto puntualmente) ha fatto saltare i nervi di Seb che patisce la mancanza di competitività della sua Rossa. La Margherita (così Vettel ha soprannominato la sua SF16-H) si sta rivelando… indigesta.

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