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Horner: "Non si possono regalare punti importanti!"

Vettel accusa Webber di non avergli lasciato spazio, ma ci si è mosso è stato lui

Horner:
Sebastian Vettel continua a sostenere a chi gli mostra le immagini dell'incidente con Mark Webber che la colpa non è sua: “Io ero nella traiettoria interna ed ero più veloce di Mark ed ero concentrato per andare a fare la staccata – dice tutto d'un fiato Sebastian – lui non mi ha lasciato lo spazio visto che ero già dentro. Del resto si vede che ci siamo toccati e lui mi ha preso la ruota posteriore destra e sono uscito di pista”. Il tedeschino che di solito ha atteggiamenti compassati, era ancora in macchina che già faceva brutti gesti all'insegna del compagno di squadra australiano che lo stava sfilando all'esterno nella via di fuga in asfalto. Tornando ai box alle telecamere che lo inquadravano faceva l'inequivocabile segno per indicare che il compagno di squadra è un matto, mentre le immagini al ralenty hanno mostrato che sia stato proprio Sebastian ad abbandonare la linea bianca che delimita la pista nel tentativo di guadagnare una traiettoria ideale per andare a fare la staccata, ma all'esterno c'era Webber che, invece, non si è spostato di un millimetro. Risultato? Quella che poteva essere una doppietta Red Bull si è trasformata in una doppietta McLaren, con Webber terzo dopo aver cambiato musetto e gomme ai box. Christian Horner, team principal Red Bull ha un diavolo per capello, ma non lo vuole dimostrare: “Sono molto dispiaciuto perché la squadra aveva fatto tutto nel modo corretto, avevamo messo alle spalle le due McLaren che oggi erano molto forti. Vedere le due monoposto che si sono toccate è stato molto deludente. Non si sono lasciati lo spazio necessario fra due macchine dello stesso team: è inaccettabile! Una manovra che ci è costata un sacco di punti”. Horner riprende fiato e riparte: "La priorità era battere le altre squadre e oggi abbiamo consegnato 43 punti su un piatto d'argento alla McLaren. La squadra meritava veramente di vincere questa gara. Abbiamo bisogno di sederci attorno ad un tavolo per parlare tutti insieme per tornare più forti al prossimo Gp". Un fatto non è stato ancora chiarito? È vero che Vettel avrebbe rotto un accordo all'interno del team secondo cui chi si trova in testa al pit stop ha diritto a mantenere il comando della corsa senza che il compagno lo attacchi. Sebastian aveva fatto imbestialire Mark al via del Gp d'Australia quando gli entrò alla prima curva, soffiandogli la prima posizione. Da quel momento l'australiano ha cambiato atteggiamento nei confronti di Vettel, considerandolo il primo nemico da battere. Webber che si trova ancora in vetta al mondiale piloti non ha interesse ad alimentare la polemica fratricida, ma è certo che a porte chiuse vorrà un chiarimento con il collega, visto che cercherà di difendere la leadership iridata e i 15 punti di vantaggio che ha su Vettel. È chiaro che sarà difficile pensare che i due galli nel pollaio possano collaborare in futuro, dopo questo episodio eclatante. Toccherà alla squadra gestire un rapporto che sarà bollente e per questo difficile da derimere. McLaren e Ferrari dovranno contare sull'aspetto umano per sperare di scalfire una superiorità tecnica indiscutibile della Rb6...

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