Ferrari: con più bianco si risparmia un po’ di peso
La nuova livrea meno rossa della 667 permetterà di togliere qualche etto dalla monoposto 2016 oltre a regalare un aspetto cromatico diverso.
Foto di: XPB Images
I meccanici della Ferrari hanno ultimato il montaggio della prima monoposto 2016. La 667, come ancora si chiama per la sua sigla di progetto, comincia a mostrare le sue forme nell’area blindata della nuova Gestione Sportiva dove ieri pomeriggio c’è stata la prima messa in moto salutata da un lungo applauso. Non è più un segreto per nessuno il fatto che la Rossa tornerà ad avere del bianco nella livrea 2016. Non solo sui flap dell’ala anteriore e posteriore, ma anche su una parte di telaio e carrozzeria.
Potrebbe riapparire il bianco sulla parte superiore della scocca raccordandosi con le protezioni della testa: fra le proposte portate sul tavolo di Maurizio Arrivabene c’è anche quella con il triangolo bianco verso l’anteriore. Un modo come un altro per diversificare la livrea andando a ricordare, magari, l’epopea dell’era Lauda a Maranello, ma non solo, accontentando sponsor storici come Philip Morris e Santander.
Molti forse non sanno che dietro alla colorazione c’è anche un aspetto più prettamente tecnico. La Ferrari, per ottenere il colore brillante che la caratterizza, è costretta a verniciare il nero del carbonio con un fondo bianco che ha una funzione coprente, onde evitare che il colore rosso tenda all’arancio spento per la comparsa del sottostante carbonio. Solo in un successivo momento si passa al rosso che precede la mano di trasparente.
Tre trattamenti che costano peso, visto che in Formula 1 si cerca di eliminare ogni possibile grammo. Colorare un’intera monoposto richiede circa 2 kg di vernice: togliere un po’ di rosso permettere di risparmiare un etto o giù di lì. Qualcuno sorriderà per il valore limitato, ma i tecnici sanno quanto costa alleggerire la macchina in altre parti…
Non deve sorprendere, quindi, se il fondo e la parte bassa delle pance e la carenatura del retrotreno rimangono nere. Si coniugano due opportunità: risparmiare un po’ di peso, nascondendo le forme delle zone nevralgiche della propria monoposto agli occhi indiscreti degli avversari.
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