Nonostante i problemi in cui è incappato nelle prime due gare,
Sebastian Vettel non sembra troppo preoccupato dall'affidabilità della Red Bull RB6, quanto dall'introduzione di una
nuova regola che dal prossimo Gp di Cina
vieterà di montare gli specchietti in punti della vettura non adiacenti all'abitacolo. Questo chiaramente può essere un problema per quelle squadre come la Red Bull o la Ferrari che li avevano alloggiati sulle paratie laterali per migliorare l'efficienza aerodinamica della vettura.
"Non siamo preoccupati per l'affidabilità", ha detto il baby fenomeno tedesco. "Siamo più preoccupati di dover spostare gli specchietti a partire dalla prossima gara, perchè sicuramente la nostra vettura rischia di risentirne a livello prestazionale. Ma per l'affidabilità assolutamente no". Alla base della scelta di bandire questa soluzione tecnica, la FIA adduce delle
motivazioni di sicurezza: molti piloti infatti si sono lamentati della scarsa visibilità, dovuta anche alle grandi vibrazioni oltre che al posizionamento degli specchietti.
Tornando sulle rotture del Bahrein e della Malesia,
Vettel non se la sente di addossare troppe colpe alla squadra: "Credo che siamo un buon gruppo di lavoro e che non ci sia un reparto debole che ha causato i problemi. Le rotture sono avvenute molto più di rado in passato, ma questa è la vita e queste sono le corse. Di sicuro se si vuole lottare per il mondiale è meglio non avere disavventure di quel tipo, ma è anche vero che
abbiamo corso solo due gare e che ce ne sono ancora tante da qui alla fine del campionato".
L'aver ritardato il debutto in pista della monoposto, in modo da poter continuare a lavorare qualche giorno in più in galleria del vento, secondo il vice-campione del mondo non è assolutamente correlato con i problemi che il team sta incontrando in questa prima fase della stagione: "Non penso che dipenda da questo, anche perchè
non abbiamo un grosso problema sulla vettura. Capita sempre un piccolo problema, che poi ne causa altri quattro o cinque sempre di piccola entità, che però finiscono per compromettere il risultato. La nostra vettura è piuttosto estrema, ma nei test non abbiamo mai avuto dei contrattempi simili a quelli incontrati
in Bahrein ed Australia: gli inconvenienti capitano, per questo pensiamo solo a guardare avanti".
E proprio per questo Sebastian sembra felice del fatto che
domani si torni già in pista a Sepang, perchè la sua voglia di rivalsa è veramente grande: "Ci sono molti spunti positivi che possiamo cogliere dalle prime due gare: abbiamo una vettura molto competitiva sia in condizioni di qualifica che in quelle di gara, ma per varie ragioni non siamo riusciti a vincere. Al momento è sicuramente una situazione frustrante, ma fortunatamente abbiamo l'
opportunità di tornare in pista dopo neanche una settimana per rifarci. Quello che è successo a Sakhir e Melbourne ormai è storia".
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