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F1: la Ferrari torna all'attacco di Mosley

“Ci sono 13 iscritti, ma due non si vedono. Ne valeva la pena?”

La guerra tra la Ferrari e la FIA sembrava una cosa ormai superata da quando Jean Todt ha assunto la presidenza della Federazione al posto di Max Mosley. Oggi però la casa di Maranello è tornata a scagliarsi contro l'ex presidente e la condotta nello scontro tra le istituzioni e le case, che viene definito come una "Guerra Santa". "Questa è l'eredità che ha lasciato la 'guerra santa' condotta dall'ex-presidente della FIA. Si volevano abbattere i costi per consentire alle piccole squadre di entrare in Formula 1? Ecco il risultato: due squadre arrivano all'inizio del mondiale zoppicando, una terza ci arriva spinta da una mano invisibile (non quella di Adam Smith, questo è sicuro) e la quarta la stanno cercando tramite 'Chi l'ha visto?'. Nel frattempo, ci siamo persi per strada due costruttori come BMW e Toyota e di un terzo, Renault, ci è rimasto poco più che il nome", recita il testo di un articolo comparso oggi sul sito ufficiale della Ferrari. Il 'Grillo Rampante', così si firma l'autore dell'articolo poi passa ad analizzare la situazione di queste squadre in difficoltà, a cominciare dalla Campos: “Della 12esima, la Campos Meta, si sa che ha mutato compagine azionaria e management e che, stando alle voci di corridoio che il Grillo Rampante ha udito e letto in giro, abbia ricevuto un'iniezione di liquidità da un munifico cavaliere bianco uso ad esibirsi in questo tipo di salvataggi in extremis previo impegno ad un fedele vassallaggio. Sia come sia, difficilmente vedremo al Circuit de Catalunya la vettura progettata da Dallara: dovremo più probabilmente aspettare fino a Sakhir per rivedere un Senna guidare in Formula 1”. Ma anche le parole scelte per la USF1 e la Stefan Gp non sono troppo lusinghiere: “La tredicesima, la USF1, è dispersa a Charlotte (North Carolina), fra lo sbigottimento di chi come l'argentino Lopez sembrava aver trovato il modo per sbarcare in Formula 1 (magari con l'appoggio dei soldi della Presidentessa Kirchner, come si sente dire in giro) e ora deve ricominciare tutto daccapo e la spudoratezza di chi continua a dichiarare a destra e a manca che tutto va bene sotto il cielo a stelle e strisce. Infine ci sono i gufi, che hanno la tana in Serbia. Prima si sono lanciati in una 'donchisciottesca' battaglia legale contro la FIA, poi hanno vampirizzato l'agonizzante Toyota e, dopo aver raccattato qua e là qualche avanzo di scandalo, puntano ad agguantare il primo posto che si libererà, magari contando sull'avallo dello stesso cavaliere bianco di cui sopra”. A concludere questo duro attacco c'è poi una domanda che forse si sta facendo più di una persona nel Circus della Formula 1: “Ne valeva la pena?

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