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Convergenza delle prestazioni? Tutti i motori devono stare in tre decimi

La F.1 ha definito quella che dovrebbe essere la convergenza delle prestazioni delle power unit: i diversi motori dal 2018 non dovranno avere differenze di tre decimi sulla pista di Barcellona. Ma come si verificherà questo dato?

Power Unit Mercedes-Benz PU106B Mercedes AMG F1 W07 Hybrid

Foto di: Daimler AG

Power Unit Mercedes-Benz PU106B Mercedes AMG F1 W07 Hybrid
Franz Tost, Scuderia Toro Rosso Team Principal with Dr Helmut Marko, Red Bull Motorsport Consultant
Daniil Kvyat, Red Bull Racing RB12
Charlie Whiting, FIA Delegate
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Kimi Raikkonen, Ferrari SF16-H
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 Team W07

Tre decimi di secondo! La convergenza delle prestazioni delle power unit deve arrivare ad un divario massimo di tre decimi sulla pista di Barcellona entro il 2018. Nel contempo FIA e FOM hanno concordato un piano destinato a ridurre il costo delle forniture dei motori di quattro milioni di euro.

Questa dovrebbe essere la chiave attraverso la quale la Formula 1 cercherà di dare stabilità al suo futro almeno fino al 2020, ma si tratta di un progetto che non è stato appoggiato da tutte le squadre. La Red Bull Racing, tanto per fare un esempio, ha votato contro.

Nel team di Milton Keynes sono convinti che gli obiettivi che sono stati posti siano troppo ambiziosi e saranno difficilmente raggiunti. Helmut Marko, uomo di di fiducia di Dietrich Mateschitz nel gruppo Red Bull ammette: "E' un passo avanti nella giusta direzione, ma il diavolo si nasconde nei dettagli: per esempio non è chiara quale deve essere il prezzo dei motori che a quanto ci consta hanno costi che variano da 16 a 28 milioni di euro. Questo è un problema non facilmente risolvibile".

"Anche il raggiungimento della convergenza delle prestazioni dei motori mi lascia preplesso: se si riuscisse a limitare il gap fra un'unità e l'altra solo in tre decimi allora saremmo ok, ma non sembra esserci alcuna garanzia su questo aspetto, perché altrimenti saremmo in grado di annullare quel gap con le nostre doti di telaio".

In effetti è strano che non si parli di curva di potenza (che si può leggere ai banchi dinamici) ma di un distacco in tempo, coinvolgende nell'analisi anche la qualità del telaio e dell'aerodinamica di una monoposto con il comportamento di una power unit. Anche noi riteniamo che sia difficile trovare una convergenza delle prestazioni su motori endotermici nei quali i Costruttori stanno spendendo cifre enormi per sviluppare il concetto dell'HCCI.

E' normale, quindi, che fra i motoristi non ci sia alcuna volontà di cedere tecnologia agli avversari per pareggiare le prestazioni...

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