Flavio Briatore si gode la
vittoria conquistata ai danni della FIA nel ricorso presentato al Tribunale de la Grande Istance di Parigi contro la sua radiazione dal Circus della Formula 1, ma nonostante questo è pronto a giurare di non avere la minima intenzione di tornare a calcare la scena di quel mondo che tanto gli ha dato in passato. Con la stessa convinzione sembra anche pronto però a continuare a dare battaglia alla Federazione per gli introiti persi nella gestione dei piloti a causa di questa vicenda.
"Quella davanti alla corte francese è stata una grande vittoria per me", ha detto il manager italiano al Mirror. "Tuttavia sono
ancora amareggiato per quello che è successo, ho vissuto tre o quattro mesi veramente difficili. Per questo sono sicuro che
non gestirò mai più un team di Formula 1, questo è certo. Ma almeno ho avuto indietro la mia dignità ed è importante dopo 20 anni nell'ambiente". Riguardo alla sua assoluzione, l'ex team principal della Renault pare convinto che non sia arrivata solamente per il vizio di forma nelle procedure del processo della FIA, ma proprio perchè la sua colpevolezza nel Singapore Gate non è mai stata dimostrata: "Abbiamo avuto la relazione della FIA e la relazione dei Commissari Sportivi e non vi era alcuna prova del mio coinvolgimento nell'incidente. Questo è ufficiale, scritto dalla FIA, semplice".
Infine, eccolo pronto ad un
nuovo attacco frontale alla Federazione per i problemi incontrati nella gestione del suo parco piloti: "Abbiamo perso Alonso, abbiamo perso Kovalainen e purtroppo anche degli altri piloti. Faremo causa alla FIA per i soldi che abbiamo perso", ha tuonato.
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