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Bernie provoca: "Muretti a bordo pista!". I piloti: "Allora torniamo alla ghiaia"

Rosberg sta al gioco di Mister: "Ci sono molte cose da fare in F.1 per lo spettacolo prima di mettere a rischio la sicurezza". Perez e Sainz favorevoli a rimettere dei letti di ghiaia al bordo della pista: "Così gli errori si pagano".

Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM09

Foto di: XPB Images

Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 in the FIA Press Conference
F1 supremo Bernie Ecclestone talks Max Verstappen, Red Bull Racing, Daniel Ricciardo, Red Bull Racin
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid e Nico Rosberg, Mercedes AMG F1 W07 Hybrid nella ghiaia d
Sergio Perez, Sahara Force India F1 e Nico Hulkenberg, Sahara Force India F1
Sergio Perez, Sahara Force India F1 VJM09
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso
Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR11

Bernie Ecclestone nel ruolo di provocatore. Dopo aver messo molto pepe nella Scuderia Ferrari consigliando a Sergio Marchione di affiancare un consulente a Maurizio Arrivabene per la gestione quotidiana della squadra di Maranello, Mister E se n’è uscita con un’altra trovata: rimettere dei muretti ai bordi delle piste, al posto delle enormi vie di fuga degli attuali tracciati.

Insomma Bernie vorrebbe innalzare la percentuale di rischio in Formula 1. I piloti, ovviamente, sono contrari in blocco, anche se, una volta provocati, sarebbero disponibili a limitare le vie di fuga in asfalto per riproporre i letti di ghiaia…

“Io credo che ci siano decine di altri aspetti da affrontante per rendere la Formula 1 più appassionante – ha detto Nico Rosberg - , prima di fare dei passi indietro in materia di sicurezza. Almeno questa è la mia opinione”.

Sulla stessa lunghezza d’onda del tedesco si sintonizza anche Sergio Perez:
“Sono assolutamente d’accordo con Nico, prima di mettere a rischio l’incolumità dei piloti credo che ci siano molte cose che si potrebbero fare per rendere le gare di Formula 1 più appassionanti, per esempio si potrebbe lavorare sul disegno dei tracciati per renderli più impegnativi per i piloti. Insomma non c’è bisogno dei muri, sarebbe sufficiente fare in modo che un errore del pilota venga pagato con una perdita di tempo nella ghiaia, ma senza il bisogno di andare oltre…”.

Carlos Sainz ha le idee chiare in materia:
“La sicurezza non si tocca, deve restare al primo posto, però credo che si possa rendere la vita più impegnativa a noi piloti. Questa mattina facendo la ricognizione del circuito ho visto tantissime vie di fuga in asfalto, affrontando le quali non si rischia niente. Oggi bisogna solo trovare il giusto punto di frenata e non succede nulla se si va un po’ lunghi o larghi. Tutt’al più si rovinano un po’ le gomme. Se, invece, ci fosse la ghiaia allora ogni errore avrebbe un prezzo sulle prestazioni e tutto sarebbe molto più difficile”.

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