Dakar, Peterhansel: "Non una gran vittoria, ho fatto un favore a Loeb!"
Stéphane Peterhansel ha vinto la Tappa 7 della Dakar 2017 ma recrimina: "Ho sbagliato strategia. Domani aprirò il percorso e farò un favore a Loeb", ha affermato dopo essere tornato al bivacco.
Foto di: Red Bull Content Pool
Peugeot
Peugeot Sport, dopo la vittoria nel 2016, è alla ricerca del bis con la 3008 DKR alla Dakar 2017.
Non è certo in una speciale come quella di oggi - la Tappa 7 della Dakar 2017 - che si può fare la differenza. Lo lascia intendere chiaramente Stephane Peterhansel (Peugeot Total) al traguardo della tappa di Uyuni, la prima parte dell'unica marathon di questa Dakar 2017. E' la sua seconda vittoria di speciale in questa edizione del rally raid e ha preceduto Sebastien Loeb sul traguardo di 48”.
Però non è tanto contento di questa vittoria Mister Dakar, anzi, “pensandoci bene non è stata una buona strategia – dice quasi fra sé e sé – perché domani dovremo aprire noi la pista e faremo un favore a Loeb. Vincere strategicamente non è stato poi così interessante, o importante, abbiamo recuperato un paio di minuti ancora su Seb (Loeb), però domani apriremo noi e saremo proprio davanti a lui e navigheremo anche per loro; no, non è stata una buona strategia. Però non è facile pensare anche a questo quando corri, perdere del tempo per guadagnarne il giorno dopo è sempre complicato. Abbiamo però corso oggi alla nostra velocità massima ed è andato tutto bene. Lo so che in una tappa marathon si deve andare all'80% per preservare la macchina, però, credetemi, oggi siamo davvero andati forte”.
Stasera al bivacco marathon niente assistenza per gli ufficiali Peugeot: “Per stasera abbiamo una check list da controllare. Dobbiamo invertire le gomme, prendere quelle di scorta e sostituirle a quelle posteriori ma non abbiamo problemi tecnici particolari e quindi dovremmo cavarcela in poco tempo”.
E mentre lo dice controlla il cielo. La temperatura è scesa velocemente a Uyuni in questo ultimo bivacco boliviano e si è alzato un vento freddo che arriva dalle Ande portandosi dietro un'aria di neve. Peterhansel si stringe le braccia al corpo e come sempre ha un pensiero per i motociclisti, che ha incontrato sul trasferimento di 240 km che portava tutti al bivacco di stasera. “Poveretti, che miseria per loro. Non solo pioveva ma c'era anche la grandine e faceva un freddo. Sinceramente non tornerei a correre in moto una gara del genere, davvero, neanche per milioni e milioni di euro”.
E' rilassato mentre aspetta che l'organizzazione finisca di fare il pieno alla sua DKR 3008 altro aspetto curioso di domani, perché ancora non vi è certezza sulla lunghezza della tappa. “Certo non è un male che la tappa marathon, almeno la prima parte, sia stata accorciata, però domani sarà più lunga, sempre che mantengano intatto il percorso”.
Mentre parla non sa ancora che verrà invece cambiato il tracciato: la speciale di 492 km in realtà è stata tagliata in due. La prima parte misurerà 172 e poi ci saranno 70 km di neutralizzazione, per passare la frontiera che riporterà la Dakar in Argentina, poi un altro tratto di speciale probabilmente da 246 km ma questo si saprà con certezza solo stasera.
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