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Intervista

Scandola: "Ho fatto a Skoda richieste per vincere, ma non sembrano fattibili"

A qualche settimana dal termine del CIR 2016 abbiamo intervistato Umberto Scandola, pilota ufficiale Skoda Italia, riguardo le prospettive future (ancora piuttosto nebulose) del team veronese con la casa ceca.

Umberto Scandola, Skoda Italia Motorsport

Foto di: acisportitalia.it

Umberto Scandola, Guido D'Amore, Michal Hrabánek e Pavel Hortek
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Nuova sede di Skoda Italia Motorsport
Umberto Scandola e Guido D'Amore, Skoda Fabia R5
Gianfranco Cunico, Umberto Scandola e Guido D'Amore, Skoda Italia Motorsport
Umberto Scandola e Guido D'Amore, Skoda Fabia R5
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Guido d'Amore, Skoda Motorsport Italia, Michal Hrabánek, SKODA Motorsport Team Chief, Pavel Hortek, SKODA Motorsport Team Manager e Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Umberto Scandola, Skoda Motorsport Italia
Michal Hrabánek, SKODA Motorsport Team Chief, Pavel Hortek, SKODA Motorsport Team ManagerRiccardo Scandola, SKODA Italia Motorsport – Team Principal, Franco Cunico SKODA Italia Motorsport – Team Manager, Gianluca Fait, Responsabile Service e Motorsport SKODA Italia e Umberto Scandola con il team
Umberto Scandola e Guido d'Amore, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Skoda Fabia R5, Umberto Scandola e Guido D'Amore
Umberto Scandola, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia
Umberto Scandola, Skoda Fabia R5, Skoda Motor Sport Italia

A qualche settimana dal termine del Campionato Italiano Rally che ha incoronato campioni Giandomenico Basso e il team BRC, siamo tornati a Verona per fare il punto della situazione di uno dei tre team che hanno reso il CIR 2016 uno dei più avvincenti della storia recente: Skoda Italia Motorsport.

Per raccontare l'epilogo del loro campionato, basta raccontare della Tappa 1 del Rally 2Valli, ultimo appuntamento del 2016 e gara di casa del team veronese. La foratura lenta di una gomma dopo pochi chilometri di gara ha spento le speranze di Umberto Scandola e Guido D'Amore, i quali si sono poi rifatti vincendo la Tappa 2, ma inutilmente. 

Il risultato non raggiunto ha certamente portato dubbi riguardo alla prosecuzione del progetto da parte di Skoda Italia. Più volte infatti i vertici della filiale italiana di Skoda hanno posto più di un interrogativo sul programma CIR 2017. Stando a quanto raccolto da Motorsport.com nelle ultime ore, l'intenzione di proseguire ci sarebbe, ma tutto si deciderà tra un paio di settimane dopo un confronto con i vertici della Casa in Repubblica Ceca.

Nel frattempo abbiamo intervistato Umberto Scandola, il quale ci ha parlato della situazione attuale del team, delle prospettive legate al 2017 e del suo percorso assieme a Guido D'Amore al volante della Skoda Fabia R5 (che nel WRC2 ha appena vinto il titolo grazie a Esapekka Lappi, ma ricordiamo anche il secondo posto del finnico Teemu Suninen).

Umberto, come si prospetta il tuo futuro nel CIR con Skoda?
"Per come si è concluso il 2016 ora non te lo so dire, di bello c'è che, per quanto riguarda come pilota, mi sono incontrato con Skoda e c'è la volontà di proseguire assieme. Ho avanzato delle richieste per arrivare alla vittoria, perché arrivare secondo proprio non mi interessa, ma a quanto pare queste non sono fattibili. Dunque staremo a vedere cosa succederà".

Secondo te cosa ti manca per poter vincere? In che direzione andavano le tue richieste?
"Ci battiamo contro piloti e squadre che fanno moltissimi chilometri di test per auto e gomme. Dunque se devo dire cosa ho chiesto a Skoda ti dico fare più chilometri per provare la macchina e capirla ancora meglio, così come le gomme. Tradotto: più denaro per la squadra".

Al termine della stagione e a motori spenti, cosa puoi dirci del regolamento che avete utilizzato nel 2016? Lo promuovi o ci sono cose che rivedresti?
"Se siamo arrivati all'ultima gara arrivando i tre a giocarci al titolo mi viene da dire che la formula sia stata vincente. Anche il bonus a fine gara a chi vince l'evento penso sia una cosa corretta. E' chiaro che quando fai una regola nuova vada aggiustata, ma è stata una mossa coraggiosa e vincente. Va affinato, ma si è rivelata una cosa buona secondo me".

"E' chiaro che è cambiato il modo di affrontare la gara. Non abbiamo più dovuto pensare al singolo evento nella sua totalità, ma tappa per tappa. Eravamo costretti a spingere sin dalla prima speciale perché ogni tappa portava il suo punteggio. E' stato un bel campionato anche grazie a questo nuovo regolamento".

Dopo un anno e mezzo al volante della Skoda Fabia R5 come la giudichi? Sei riuscito a farla tua o ti manca ancora qualcosa?
"Corro con la Fabia da un anno e mezzo ed è ancora una vettura nuova, che ha bisogno di sviluppo, ma penso proprio che sia la R5 migliore del lotto. L'ho detto sin dall'inizio, lo dico ora e lo dirò comunque vadano le cose tra me e Skoda. E' la miglior macchina della sua categoria. So che ci sono aggiornamenti ed evoluzioni che arriveranno con l'anno nuovo che potrebbero farla diventare ancora più forte e competitiva".

C'è ancora qualcosa in cui vorresti migliorarla?
"Devo fare una considerazione. All'inizio facevo molta fatica perché avevo portato lo stile di guida che usavo con la Super2000 anche sulla Fabia R5. Questa macchina va guidata differentemente. Abbiamo perso tempo lavorando in quella direzione. Quando invece abbiamo capito che avremmo dovuto essere noi ad adattarci alla vettura nel miglior modo possibile sono arrivati i primi risultati. Penso che sia la strada giusta. Siamo noi che dobbiamo adattare la guida e comprendere i vincoli strutturali della macchina".

E per migliorare ulteriormente le prestazioni della Fabia hai intenzione di apportare altre modifiche al tuo stile di guida?
"Diciamo che studiando la macchina ne capiamo i limiti. Stiamo lavorano per vedere quanto noi dovremo avvicinarci alla vettura in termini di stile di guida e quanto lei possa supportare le mie caratteristiche. E' un 50-50. 50% dobbiamo adattarci noi e il restante 50 proviamo a portare la vettura verso di me".

La nuova sede presentata poche settimane fa può influire sul miglioramento dei vostri risultati?
Riccardo Scandola (team principal Skoda Italia Motorsport): "Sicuramente gli spazi sono cambiati. Dove c'è più spazio si lavora meglio e questo influisce. Alla fine chi accelera sono Umberto e Guido. Noi diamo sempre il massimo. Infatti la vettura non ha mai avuto problemi d'affidabilità grazie al nostro lavoro e al materiale che arriva da Skoda Motorsport. Certo che facciamo una buona manutenzione. Abbiamo creato una postazione di lavoro in cui si lavora meglio e i risultati arrivano di conseguenza".

Umberto Scandola: "Dal mio punto di vista non posso dire che prima la vettura andava bene e ora va benissimo. Andava benissimo prima e va così ora. Secondo me è migliorata la qualità del lavoro dei nostri meccanici rispetto a prima anche se non è cambiato nulla sul lavoro dedicato alla vettura".

Qualora si presentassero altre occasioni per disputare un appuntamento del WRC sareste pronti a disputarla o vi concentrereste solo sul CIR per cercare di vincerlo?
"Sarebbe bello. Fare il WRC, che sia una gara o il campionato, sarebbe un'emozione e sarebbe belo ripeterlo. Ora però i problemi sono ben diversi e molto più grossi di poter fare una singola gara di WRC. Non mi piace fantasticare e rimanere concentrato sul problema vero e il nostro obiettivo, ovvero sapere se correremo il prossimo anno".

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