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Vittoria a sorpesa per la McLaren alla 1000 km del Paul Ricard

L'equipaggio composto da Ledogar, Bell e Van Gisbergen prende il comando nell'ultima ora di gara e regola la Ferrari dell'AF Corse di Pier Guidi, Rugolo, Lathouras. Terza posizione per l'Audi #3 del Belgian Audi Club Team WRT.

#58 Garage 59 McLaren 650S GT3: Rob Bell, Come Ledogar, Shane van Gisbergen

#58 Garage 59 McLaren 650S GT3: Rob Bell, Come Ledogar, Shane van Gisbergen

Vision Sport Agency

#8 Bentley Team M-Sport Bentley Continental GT3: Andy Soucek, Maxime Soulet, Wolfgang Reip
#101 Attempto Racing Lamborghini Huracan GT3: Fabio Babini, Patric Niederhauser
#59 Garage 59 McLaren 650S GT3: Andrew Watson, Alex Fontana
#51 AF Corse Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Francisco Guedes, Rino Mastronardi
Practice action
Frederic Vervisch
Will Stevens
GRT Grasser Racing Team area
ARC Bratislava team area
Pitlane atmosphere
#51 AF Corse Ferrari 488 GT3: Peter Mann, Francisco Guedes, Rino Mastronardi
#101 Attempto Racing Lamborghini Huracan GT3: Fabio Babini, Patric Niederhauser
Mike Parisy
Vadim Gitlin
#100 Attempto Racing Lamborghini Huracan GT3: Max van Splunteren, Jeroen Mul
Paul Ricard atmosphere
#99 Rowe Racing BMW M6: Philipp Eng, Alexander Sims, Maxime Martin
#76 IMSA Performance Porsche 911 GT3R: Thierry Cornac, Raymond Narac, Maxime Jousse
#59 Garage 59 McLaren 650S GT3: Andrew Watson, Alex Fontana

Prima della partenza, tutto lo Staff di SRO, i piloti e tutti i Team hanno osservato un minuto di silenzio in memoria di Andrea Mamè, scomparso il 30 giugno 2013 proprio sulla pista francese.

Partenza a razzo delle due Bentley di Smith e Reip che vanno subito a insidiare la Ferrari di Laothuras. Momento di grande sport in fondo al rettilineo del Mistral, le quattro auto in testa alla gara si aprono a ventaglio e alla staccata di Signes le due Bentley passano in testa, seguite da Bell su McLaren, scivola dietro Laothuras mentre Piccini con la Lambo conquista la quarta posizione.

Colpo di scena per l’Audi di Kox che si ferma al secondo passaggio.  In grande spolvero Malucelli con la quinta posizione davanti alla Mercedes di Buurman. Piccini inizia a difendersi ma cede a Malucelli al settimo passaggio, mentre due tornate più tardi c’è il sorpasso di dell’Audi #1 su Hassid #74.

La gara prosegue con un ritmo serrato, Malucelli (Scuderia Praha) porta la sua Ferrari sotto la McLaren di Bell (Garage 59) con Piccini (GRT Grasser Racing Team) che non molla. Prima penalità della gara per la vettura #66 di Schwager, per lui un passaggio in Pit Lane per Pit Stop Time. Malucelli continua a forzare e porta la sua Ferrari alle spalle delle Bentley, nel mirino c’è Reip che è scavalcato al 17° passaggio conquistando la seconda posizione.

Al 23° entra ancora la Safety Car per un problema alla Porsche di Harling #77, i primi entrano al box per il Pit Stop per un cambio di strategia. Dopo il restart e la classifica vede in testa le due Bentley di Smith e Soulet, seguite dalla McLaren di Bell, continuano i problemi di motore alla McLaren #59, già manifestati in qualifica (manca velocità di punta al Mistral).

Al 32° Maxime Soulet rompe gli indugi e passa a Signes il compagno di squadra, portandosi in testa alla gara. Tre tornate più tardi ancora Safety Car, la Bentley di Loggie (Team Parker Racing) va a muro. Al 42° riparte la gara che si avvia verso le ore notturne, dalle 20.30 entra l’obbligo di accendere i fari per tutte le vetture. 

Da incorniciare la prestazione di Michela Cerruti al volante della Huracan GT3 del Team Antonelli Motorsport, una vera leonessa che per tutto il suo stint, iniziato dalla partenza lanciata, si è messa in discussione nel “mucchio” recuperando ben dieci posizioni. Durante la gara la vettura #38 (la Huracan del Team Antonelli) è stata afflitta da problemi alle sospensioni, risolte dal Team, che hanno vanificato l’intera gara. Un debutto positivo per la giovane driver che in questa occasione si è “spartita” il volante con Alberto di Folco e Raffaele Giannoni.

A due ore e quaranta dalla fine, la testa della classifica era appannaggio della Bentley #8 di Reip davanti alla McLaren di Bell (Garage 59) e la Lambo dell’ottimo Michele Beretta (GRT Grasser Racing Team). Quarta la Ferrari di Michele Rugolo (AF Corse) l’unico del gruppo di testa con quattro Pit Stop.

Direzione gara sempre attenta al 91° passaggio scatta un Drive Trough per la Mercedes #80 di Valentin Pierburg a causa di uno Stint irregolare. Nella categoria AM Lemeret (AF Corse) e Perel (Kessel Racing) segnano una doppietta provvisoria per la Casa di Maranello, mentre in PRO-AM la classifica vede Rizzo #11 (Kessel Racing) Al Harthy #44 (Oman Racing Team) e Hassid #74 (ISR) .

Al 98° scatenata la Nissan di Takaboshi , attaccato al gruppo di testa passa la Mercedes di Jaafar (HTP) e si mette alle spalle della Ferrari di Rugolo. Al 99° altro Drive Through per Stockinger, per Stint troppo lungo. Quasi allo scadere delle due ore colpo di scena per la Ferrari di Lemeret ferma in pista per una probabile panne elettrica.

Al 104° Pit Stop per il Leader Soucek (Bentley). Al calar della notte, cala anche l’attenzione dei piloti, il #19 Luca Stolz (GRT Grasser) “vince” un passaggio in Pit Lane per aver provocato un contatto, mentre Kelders va in testa coda e riparte. Al 108° problemi per l’Aston Martin di Adam #44 che prosegue lentamente lungo il circuito. Riesce a rientrare ai box nonostante un tirante della sospensione anteriore destra rotta.

Dopo centoundici giri prosegue la marcia della Bentley #8 con Andy Soucek al volante davanti alla McLaren di Bell (Garage 59) e la Ferrari di Alessandro Pier Guidi (AF Corse). Problemi per la Mercedes di Buhk (HTP Motorsport) ferma lungo il percorso. Al 118° mostra i denti la Ferrari #50 di Pier Guidi che dalla terza posizione assoluta si fa vedere negli scarichi della McLaren di Bell, lo pressa per tre tornate e conquista la seconda piazza. Al 125° rientra Earle (Kessel Racing) con i meccanici pronti nel liberare il posteriore da parti del paraurti rotto a causa di un contatto, operazione velocissima da parte dei meccanici che rimandano in pista il Dottore Volante.

La sorte non risparmia nemmeno Ineichen del GRT Grasser, fermo al 126°. Al 132° panico ai box, entra il Leader Soucek con la sua Bentley, causa un errore nel rifornimento, la benzina prende fuoco a contatto con gli scarichi incandescenti che sfociano di lato. L’incendio è prontamente domato dai meccanici e dal servizio antincendio, mentre il comando delle operazioni passa così al nuovo leader Pier Guidi (AF Corse) che rientra per la sosta tre tornate più tardi.

All’inizio dell’ultima ora Bell diventa leader della generale e di classe PRO, davanti a Pier Guidi (Af Corse) e Albuquerque (WRT), ottimo recupero per Soucek che nonostante il principio d’incendio passa quarto. In Pro-Am conduce Rizzoli (Kessel Racing) davanti a  Griffin (Af Corse) e Keen (Barwell), nella AM conduce Ricci (Akka Asp) davanti a Talbot (Kessel Racing) e Earle (Kessel Racing) .

Pier Guidi non molla, ma deve recuperare 23” in 47 minuti. Problemi per la #58 del Black Pearl che rientra dentro al box per un problema al 143. Nel finale di gara prosegue la rincorsa della Ferrari #50 di Pier Guidi- Rugolo-Lathouras sulla McLaren di Bell-Ledogar-Van Gisbergen.

Niente da fare per il pilota italiano, nonostante il massimo impegno la vittoria va all’equipaggio della McLaren #58 di Ledogar-Bell- Van Gisbergen davanti alla Ferrari #50 di Pier Guidi- Rugolo-Lathouras, terza posizione per l’Audi di Albuquerque-Magnussen-Baptista, quarti oltre le fiamme Soucek-Reip-Soulet con la Bentley #8 . In PRO-AM vittoria di Rizzoli-Bonacini-Broniszewski (Kessel Racing) davanti di Cameron-Rizzo-Griffin (Af Corse) e Keen-Mapelli-Machitski (Barwell Motorsport). In classe AM si impongono Zanuttini-Gitlin-Talbot (Kessel Racing) davanti a Ricci-Vannelet-Beaubelique (AKKA Asp) e Brandela-Nicolle-Hamon ((Classic e Modern Racing).

Articolo di Stefano Reali

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